Siamo arrivati al momento di abbellire il giardino, il prolungamento esterno della nostra casa, un'appendice luminosa e arieggiata del nostro nido. Ormai non riesco ad accendere le candele la mattina presto per colazione o nel pomeriggio fino a cena, come questo inverno, non mi fanno più la compagnia di prima, sento piuttosto il bisogno di stare fuori all'aperto, di godere dei raggi del sole e del venticello tra i capelli.
E' così che vanno le stagioni e noi a ritmo con loro, ecco perchè sento necessario uscire, andare verso l'esterno, aprirmi e a braccia aperte accogliere quello che la natura in fermento ora mi offre. Come mi ero promessa, quest'anno ho intrapreso il cammino di un piccolo orto, ma in casa, anzi meglio, in giardino. Forse avrei anche lo spazio fisico per crearne uno vero e proprio, sacrificando metri per corse, giochi o divertimenti, ma rinuncio per una questione di tempo e fatica.
Creare e portare avanti un orto è una di quelle attività che porta grande soddisfazione, oltre che cibo nel piatto, ma, se vuoi avere risultati, devi seguirlo con costanza e inizialmente serve anche un pò di forza fisica per preparare il terreno con vanga e zappa. Ricordo anni fa, quando single, giovane e libera tra i monti, mi sono cimentata in un orticello che mi regalò qualche soddisfazione ma anche molti calli alle mani, dopo averlo vangato da sola.
Qui, a un passo dal centro di Bologna, con gli aerei che mi atterrano sopra la testa (come alla metà dei bolognesi) e quando c'è vento tanto vicini da salutare con la mano i passeggeri, l'orto non mi serve per avere il mio prodotto fresco e genuino, piuttosto è un esercizio mio e della famiglia in generale, che consolida le abitudini quotidiane (annaffiare), che aiuta ad apprezzare il tempo che scorre (la pazienza di vedere i frutti al momento giusto), che sprona alla concentrazione rilassante (togliere tutte le malerbe ed eventuali parassiti).
Per la maggior parte siamo ancora alla fase della semina, quindi legata allo sviluppo di pazienza e meraviglia per la nascita delle prime foglioline, per poche altri esemplari invece abbiamo già piantine pronte e invasate da accudire e a cui fissare sostegni necessari alla crescita. I bambini, ovviamente sono entusiasti e avrebbero seminato tutte le superfici disponibili del giardino. Ho promesso loro che andremo a gettare biglie di argilla piene di semi di fiori alle rotonde assolate e spoglie, come ci suggerisce la Guerriglia Gardening.
Voi avete scelto di iniziare un orto in casa, balcone, giardino o vasca da bagno?
Oppure siete tra i fortunati ad avere lo spazio, il tempo e la forza per portarne avanti uno vero?
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E' così che vanno le stagioni e noi a ritmo con loro, ecco perchè sento necessario uscire, andare verso l'esterno, aprirmi e a braccia aperte accogliere quello che la natura in fermento ora mi offre. Come mi ero promessa, quest'anno ho intrapreso il cammino di un piccolo orto, ma in casa, anzi meglio, in giardino. Forse avrei anche lo spazio fisico per crearne uno vero e proprio, sacrificando metri per corse, giochi o divertimenti, ma rinuncio per una questione di tempo e fatica.
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Creare e portare avanti un orto è una di quelle attività che porta grande soddisfazione, oltre che cibo nel piatto, ma, se vuoi avere risultati, devi seguirlo con costanza e inizialmente serve anche un pò di forza fisica per preparare il terreno con vanga e zappa. Ricordo anni fa, quando single, giovane e libera tra i monti, mi sono cimentata in un orticello che mi regalò qualche soddisfazione ma anche molti calli alle mani, dopo averlo vangato da sola.
Qui, a un passo dal centro di Bologna, con gli aerei che mi atterrano sopra la testa (come alla metà dei bolognesi) e quando c'è vento tanto vicini da salutare con la mano i passeggeri, l'orto non mi serve per avere il mio prodotto fresco e genuino, piuttosto è un esercizio mio e della famiglia in generale, che consolida le abitudini quotidiane (annaffiare), che aiuta ad apprezzare il tempo che scorre (la pazienza di vedere i frutti al momento giusto), che sprona alla concentrazione rilassante (togliere tutte le malerbe ed eventuali parassiti).
Così abbiamo dato il benvenuto, nel nostro piccolo territorio esterno, a:
insalata da taglio, basilico, prezzemolo, timo, rucola, pomodori e sedano.
Per la maggior parte siamo ancora alla fase della semina, quindi legata allo sviluppo di pazienza e meraviglia per la nascita delle prime foglioline, per poche altri esemplari invece abbiamo già piantine pronte e invasate da accudire e a cui fissare sostegni necessari alla crescita. I bambini, ovviamente sono entusiasti e avrebbero seminato tutte le superfici disponibili del giardino. Ho promesso loro che andremo a gettare biglie di argilla piene di semi di fiori alle rotonde assolate e spoglie, come ci suggerisce la Guerriglia Gardening.
Voi avete scelto di iniziare un orto in casa, balcone, giardino o vasca da bagno?
Oppure siete tra i fortunati ad avere lo spazio, il tempo e la forza per portarne avanti uno vero?
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