"Da Cimabue a Morandi. Felsina Pittrice" è una mostra da non perdere. Scrivo questo post con mesi di ritardo, rispetto alle mie iniziali intenzioni, ma voi avete tempo fino al 30 agosto 2015 per visitarla, ecco perché mi ritrovo in un caldissimo giorno, di questa estate bollente, a consigliarvi qualche ora di arte.
Il Palazzo Fava stesso, che tanto amiamo tutti noi della famiglia e spesso visitato in occasione di altre mostre, è il luogo perfetto con le sue splendide sale affrescate dai Carracci. La mostra ha coinvolto, affascinato, incantato e accarezzato i cuori di tutti noi, fino a quello di Edoardo che, diversamente delle aspettative, ha mantenuto un profilo basso di urla o schiamazzi, come se l'arte dialogasse silenziosamente con lui, calmandolo.
Le audio guide, gratuite, sono state utilissime e la voce di Vittorio Sgarbi, registrata durante una visita guidata da lui stesso, ci ha accompagnato lungo tutto il percorso, arricchendo le opere di particolari aneddoti e del suo stile unico e appassionato, perfetto quando si tratta di raccontare o parlare di arte. Consiglio veramente di posare l'orecchio sul macchingegno e godere della vista e dell'udito.
I nomi degli autori e i titoli delle opere erano scritti in bella mostra e a grandi caratteri sotto ad ogni opera e devo ammettere che questo particolare, in apparenza di poco rilievo, aiuta a godere appieno della magnificenza delle opere, senza doversi distrarre troppo, chinandosi e cercando di leggere le informazioni riportate.
Ogni primo passo, varcando la porta di ogni sala o saletta, ha smosso il mio cuore con un sussulto, come da molto tempo non accadeva, assaporando l'illuminazione parziale che ne segue. Quelle immagini, i colori, le luci, tutto appariva come un abbraccio variopinto e di chiaroscuri, capace di toccare corde dell'anima, nascoste, a volte sconosciute, oppure sopite, come solo l'arte è capace di fare, andando oltre l'intelletto, rimescolando vite passate e future.
Non aggiungo altro, potete in ogni caso trovare ulteriori notizie leggendo sul sito di Genus Bononiae, ma l'unico modo di beneficiare della gioia che ne deriva è andare, entrare, apprendere con tutti i sensi.
Voglio rassicurarvi che se si vuole, e se si lascia tempo, modo e spazio, anche i bambini possono visitare i musei, dando loro fiducia. E soprattutto avvicinarli, anche inconsapevoli, all'arte ne alimenta l'amore, è' un linguaggio universale che forse loro, più di noi, colgono nel profondo, quindi entriamo in un museo, visitiamo le mostre, facciamo ubriacare di arte i nostri figli, permettendo loro di sedersi a terra, se lo desiderano, ma regalando loro il privilegio di esserne circondati.
Manifestiamo e condividiamo con loro il nostro stupore di fronte ai dipinti, raccontiamo la storia e gli aneddoti che possono incuriosirli, facciamo loro notare i particolari che ci colpiscono, rendiamo interessante ciò che si guarda, assecondiamo i loro momenti di stanchezza e non pretendiamo la loro massima concentrazione, in questo modo avranno un ricordo positivo delle visite ai musei e cercheranno quella gioia pura anche in futuro.
Noi abbiamo usufruito dello sconto famiglia, 25 euro per due adulti e N bambini di età inferiore ai 14 anni, ma in questo periodo estivo fino alla fine della mostra sono presenti sconti per i biglietti.
I biglietti si possono comprare anche online.
Inoltre si può approfittare di un offerta magnifica che permette di poter visitare gli altri palazzi:
Palazzo Pepoli con il Museo della Storia di Bologna (che i miei figli hanno amato moltissimo) e San Colombano con la Collezione Tagliavini.
Qui orari e tariffe biglietti on line
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Il Palazzo Fava stesso, che tanto amiamo tutti noi della famiglia e spesso visitato in occasione di altre mostre, è il luogo perfetto con le sue splendide sale affrescate dai Carracci. La mostra ha coinvolto, affascinato, incantato e accarezzato i cuori di tutti noi, fino a quello di Edoardo che, diversamente delle aspettative, ha mantenuto un profilo basso di urla o schiamazzi, come se l'arte dialogasse silenziosamente con lui, calmandolo.
Le audio guide, gratuite, sono state utilissime e la voce di Vittorio Sgarbi, registrata durante una visita guidata da lui stesso, ci ha accompagnato lungo tutto il percorso, arricchendo le opere di particolari aneddoti e del suo stile unico e appassionato, perfetto quando si tratta di raccontare o parlare di arte. Consiglio veramente di posare l'orecchio sul macchingegno e godere della vista e dell'udito.
I nomi degli autori e i titoli delle opere erano scritti in bella mostra e a grandi caratteri sotto ad ogni opera e devo ammettere che questo particolare, in apparenza di poco rilievo, aiuta a godere appieno della magnificenza delle opere, senza doversi distrarre troppo, chinandosi e cercando di leggere le informazioni riportate.
Ogni primo passo, varcando la porta di ogni sala o saletta, ha smosso il mio cuore con un sussulto, come da molto tempo non accadeva, assaporando l'illuminazione parziale che ne segue. Quelle immagini, i colori, le luci, tutto appariva come un abbraccio variopinto e di chiaroscuri, capace di toccare corde dell'anima, nascoste, a volte sconosciute, oppure sopite, come solo l'arte è capace di fare, andando oltre l'intelletto, rimescolando vite passate e future.
Non aggiungo altro, potete in ogni caso trovare ulteriori notizie leggendo sul sito di Genus Bononiae, ma l'unico modo di beneficiare della gioia che ne deriva è andare, entrare, apprendere con tutti i sensi.
Voglio rassicurarvi che se si vuole, e se si lascia tempo, modo e spazio, anche i bambini possono visitare i musei, dando loro fiducia. E soprattutto avvicinarli, anche inconsapevoli, all'arte ne alimenta l'amore, è' un linguaggio universale che forse loro, più di noi, colgono nel profondo, quindi entriamo in un museo, visitiamo le mostre, facciamo ubriacare di arte i nostri figli, permettendo loro di sedersi a terra, se lo desiderano, ma regalando loro il privilegio di esserne circondati.
Manifestiamo e condividiamo con loro il nostro stupore di fronte ai dipinti, raccontiamo la storia e gli aneddoti che possono incuriosirli, facciamo loro notare i particolari che ci colpiscono, rendiamo interessante ciò che si guarda, assecondiamo i loro momenti di stanchezza e non pretendiamo la loro massima concentrazione, in questo modo avranno un ricordo positivo delle visite ai musei e cercheranno quella gioia pura anche in futuro.
Noi abbiamo usufruito dello sconto famiglia, 25 euro per due adulti e N bambini di età inferiore ai 14 anni, ma in questo periodo estivo fino alla fine della mostra sono presenti sconti per i biglietti.
I biglietti si possono comprare anche online.
Inoltre si può approfittare di un offerta magnifica che permette di poter visitare gli altri palazzi:
Palazzo Pepoli con il Museo della Storia di Bologna (che i miei figli hanno amato moltissimo) e San Colombano con la Collezione Tagliavini.
Qui orari e tariffe biglietti on line
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